Al Chemin de fer Asso e Figura fanno uno, un vecchio detto assicura che asso e figura vogliono dire morte sicura, praticamente significa che con quelle due misere carte il giocatore è destinato a perdere.
In realtà, non solo questa coppia di carte è svantaggiosa per i giocatori. Lo è anche questo gioco. Infatti, lo Chemin de fer è conveniente solo per il banco
, il quale si limita ad ospitare nove pretendenti alla vittoria, il Casinò metta a disposizione un impiegato che ha il solo compito di garantire che le regole siano rispettate. In cambio trattiene, senza il minimo rischio, una tassa fissa sulle puntate.
Nei casino italiani online pare sia difficile trovare questo gioco. Sbagliato, è presente in quasi tutti i palinsesti con il nome di Baccarà.
Durante gli anni Venti e Trenta lo Chemin de fer era un gioco di culto praticato in tutti i più importanti Casinò francesi ed europei. Oggi è stato quasi completamente rimpiazzato dal Baccarà. Però, Chemin de fer e baccara hanno talmente tante analogie da essere considerati due giochi identici.
Agli inizi del secolo scorso nacquero spontaneamente una lunga serie di sfide tra i personaggi più illustri dell’epoca. Partite che sono entrate a far parte della storia dei Casinò. A quei tavoli erano soliti sedersi: il Re Faruk, l’Aga Khan, Henry de Rothschild e molti altri ricchi sfondati. Ma le sfide più accese e indimenticabili furono tra due grandi capitalisti: il greco Nicolas Zographos e l’industriale francese Andrè Citroen.
Il primo era considerato il migliore giocatore del tempo, un vero fuoriclasse con al seguito un vero e proprio clan di giocatori, soprannominati “il sindacato greco”. All’angolo opposto sedeva il Signor Citroen, ricordato da tutti per essere uno tra i pochi giocatori a riuscire a tenere testa al greco Zographos e ai suoi soci.
In ogni caso con asso e figura è morte sicura: in una notte il magnate della nota casa automobilistica francese riuscì a perdere fino a 13 milioni di franchi. Mentre Zographos, nel Casinò di Cannes, arrivò quasi sul punto di rovinarsi riuscendo a perdere quattrocentomila franchi.
Queste storie hanno alimentato sogni e soprattutto le casse delle Case da gioco. Nel frattempo lo chemin de fer e il baccarà sono stati rimpiazzati (non del tutto) da giochi più tecnologici, ma non meno sconvenienti, come i video poker e le slot machine. Ma perlomeno, in quest’ultimi, è più difficile riuscire a sperperare capitali così ingenti.
