Il comparto dei giochi d’azzardo è uno dei settori più controversi e intraprendenti dell’ultimo decennio, divisione che ha cambiato radicalmente sia gli obiettivi degli addetti ai lavori, rivoluzionando interi sistemi di riferimento, che le abitudini dei giocatori.
Per quasi un novantennio quattro Casinò italiani hanno avuto la fortuna e la totale esclusiva di esercitare
e guadagnare cifre astronomiche. Mentre altri sono stati irrimediabilmente chiusi e mai più riaperti.
Battaglie giudiziarie, pressioni politiche di Comuni ed Associazioni sono state vane. La risposta dello Stato italiano è sempre stata negativa. Tutte le richieste per autorizzazioni e concessioni sono sempre state rispedite al mittente con un secco no!
La belle époque dei Casino italiani è destinata a rimanere un ricordo indelebile di un tempo che non tornerà mai più. E’ divertente pensare a quasi un secolo di bombardamenti legali, da parte di amministratori comunali e imprenditori, per fregiarsi del falso prestigio di avere un Casinò come attrazione turistica sul proprio suolo comunale. Quando oggi, con l’avvento dei Casino online, più nessuno si sogna di aprire una casa da gioco per realizzare un buon affare. Infatti, da qualche anno tutti e quattro i casino italiani sono in crisi totale. Costretti a tagli e ridimensionamenti, grandi cambiamenti strutturali come il rilancio del Casino di Saint Vincent. Tanti tentativi tutti inutili per cercare di non accettare l’inevitabile cambiamento dei tempi.
La realtà dice che il nuovo regno dei giochi è virtuale e non più nelle vecchie e sfarzose case da gioco. Quindi diventa solo un colossale spreco il restyling architettonico del Casinò di Campione d’Italia firmato dal celebre architetto svizzero Mario Botta o l’apertura del Casinò americano vicino all’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Il presente e il futuro più prossimo del gioco a distanza è on-line. Ed anche qui la selezione è altissima. Basti pensare che “all’apertura” dei giochi di Casinò online in Italia, le società che avevano ottenuto la concessione ad operare nel web erano più del doppio degli attuali brand che oggi sono presenti nello spazio web italiano.
Che fine ha fatto il 50% dei Casinò online? Ha chiuso o ha deciso di abbandonare il mercato italiano perché non ne valeva la pena. Sono rimasti i big: William Hill, Snai, Lottomatica, Eurobet… Per dirla nel gergo tipico del giocatore d’azzardo: circa il 50% delle società che hanno investito nel gaming in Italia ha preferito alzarsi dal tavolo da gioco per non perdere tutto.
La disfatta di molti Casinò online è avvenuta anche per gli immancabili problemi burocratici che attanagliano il nostro Paese. Vedi il ritardo del lancio delle video slot, il mancato via libero dei jackpot progressivi e una pressione fiscale non indifferente. Quest’ultima, con la nuova legge di stabilità del governo Renzi, andrà a gravare ulteriormente su queste aziende. Selezionando e alzando l'asticella del servizio dell’online gaming in Italia.
