Settembre 2015. Bobo vs Ravà non è un nuovo gioco d’azzardo on-line con in palio un jackpot milionario. Qui di facoltoso ci sono solo i protagonisti di questa curiosa vicenda scoppiata durante l’ultimo week-end della Biennale di Venezia, dove ha visto protagonista l’ex attaccante della Serie A Christian Vieri e l’Ad del Casinò Municipale di Venezia Vittorio Ravà.
Dai privè delle discoteche alla sala Vip del Casinò di Venezia, per l’ex bomber Bobo Vieri dovrebbe essere un gioco da ragazzi. Soprattutto per lui abituato ad essere accolto a braccia aperte nei locali più in voga del Bel Paese.
Ma purtroppo, in quest’ultima occasione, qualcosa è andato storto! Qualcuno non aveva spiegato all’ex attaccante dell’Inter che per entrare nelle sale Vip dei Casinò è obbligatoria la giacca. Volendo, si può entrare nelle case da gioco anche senza giacca, ma l’ingresso è limitato alle sale “popolari”, ossia dove si gioca con le video-slot o in tavoli con puntate modeste.
In tutti i casinò italiani, per accedere nelle sale “esclusive”, dove il livello del gioco è alto, è obbligatorio indossare la giacca. Non ha importanza che questa sia all’ultima moda o con i brillantini. Da regolamento, ogni casinò che si rispetti pretende che il giocatore indossi la giacca in determinati ambienti.
Però pare che questa regola a Bobo questo non interessi. Difatti, quando un addetto del Casinò gli ha fatto notare la mancanza e, suggerito, di indossare una giacca messa a disposizione dalla casa da gioco. Come riporta il Corriere Veneto, Christian Vieri si è rifiutato e particolarmente indispettito. A tal punto che ha litigato con il personale ed ha gettato il biglietto in faccia all’impiegato del Casinò, andandosene via incavolato nero. Talmente adirato da continuare il suo dissenso in rete con una serie di tweet.
Così che da una cosa da niente è scoppiato un tam tam mediatico che nel giro di poche ore ha fatto il giro del web e delle principale testate giornalistiche italiane.
Cosa hanno scritto Christian Vieri e l’ad del Casinò su Twitter
- Christian Vieri: “non andrò mai più al Casinò di Venezia.”
La replica dell’amministratore delegato della Casa da gioco più vecchia del mondo non si lascia attendere scrivendo:
- Vittorio Ravà: “I personaggi famosi hanno oneri e onori, le regole sono uguali anche per loro e il rispetto di chi lavora deve essere assoluto”.
Bobo risponde:
- C. V.: “Caro Rava' 2 cose, la 1 Perchè non dici Che il giorno prima mi avete fatto entrare senza giacca?? Che non era in problema.”
- C. V.: “Vi fate pubblicita gratis, ne avete bisogno.”
- C. V.: “2 Me ne' sono andato io non voi che non mi avete fatto entrare. Ridicoli.”
Sicuramente questa disputa a distanza ha fatto pubblicità più Casinò Municipale di Venezia che a Vieri, una réclame gratuita che Ca' Vendramin Calergi accoglierà a braccia aperte, visto la crisi profonda che investe da anni tutti i casinò italiani. Però è una polemica che rischia di non far bene all’immagine di Bobo Vieri, immagine già in parte oscurata dalla vicenda di “spionaggio” con il club nerazzurro.
